CONTESTO E FINALITÀ GENERALI
La finalità dell’iniziativa è di sostenere progetti innovativi di ampia portata che modellizzino, sperimentino e diffondano modelli di intervento, linguaggi, metodi e strumenti di lavoro in grado di incidere sugli aspetti culturali e strutturali che ostacolano l’equilibrio di genere e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
Ogni progetto approvato per ciascuna Provincia si focalizza su una tematica, scegliendo tra quelle individuate nel bando come prioritarie, ossia – sviluppo delle competenze, in particolare in ambito STEM/STEAM e digitale, – leadership femminile e ruoli apicali nella società, – imprenditorialità femminile, – diversità e modelli organizzativi del lavoro, – divario retributivo di genere, – occupazione delle giovani donne (il nostro progetto). Queste tematiche saranno sviluppate secondo tre dimensioni trasversali: la lotta agli stereotipi e alla discriminazione basata sul genere, la partecipazione equilibrata al mercato del lavoro e l’equilibrio tra vita professionale e vita privata.
I progetti coinvolgono un partenariato molto ampio e variegato, composto da soggetti pubblici e privati che, a diverso titolo e su vari livelli intervengono nella promozione della parità di genere, con l’obiettivo di creare o rinforzare delle reti territoriali che lavorino stabilmente su questi temi. Le attività progettuali si rivolgono a gruppi di destinatari e destinatarie eterogenei, che includono ovviamente tutte le donne, sia occupate che disoccupate, ma anche gli uomini, nonché gli studenti, le studentesse e i docenti delle Scuole e dei Percorsi di Istruzione Superiore e Formazione Professionale.
MOTIVAZIONI E FABBISOGNI
Il Progetto FEM FACTOR DOLOMITI prende avvio dagli esiti di due studi realizzati di recente dalle Organizzazioni Sindacali del territorio bellunese, in particolare l’indagine “Parità di genere nelle Province di Belluno e Treviso. Dati su demografia, lavoro, conciliazione e violenza di genere” della CISL Treviso-Belluno e dalla ricerca “Giovani, donne e precarietà…uno sguardo sul mercato del lavoro nel territorio di Belluno” di CGIL Belluno e Ires.
La provincia di Belluno offre da un lato opportunità di occupazione che non vengono soddisfatte (vedi Patto Territoriale per l’Occhialeria), dall’altra si rileva una difficoltà ad intercettare e motivare un’offerta di lavoro qualificata o da qualificare con percorsi innovativi e di prossimità, di orientamento ed empowerment prima, e, successivamente, di formazione mirata a specifici settori e profili professionali. Inoltre, per le sue caratteristiche morfologiche e culturali, il territorio richiede modalità di intervento atipiche, flessibili, fortemente orientate sulla persona e sui contesti rurali/montani, territorio che richiede politiche sui servizi in grado di mantenere i giovani nel territorio e di attrarre anche flussi di ritorno per controbilanciare un tasso di natalità negativo.
È un territorio che richiede lo sviluppo di nuova imprenditorialità connessa alle varie opportunità di turismo ambientale, ecologico, enogastronomico, culturale alle nuove economie rurali, ai nuovi bisogni del turismo, all’organizzazione di eventi green e alle esigenze della sostenibilità ambientale. In questa direzione, il progetto vuole proporre un modello integrato e innovativo, di ampio respiro anche con lo sviluppo di percorsi innovativi di animazione, educazione, formazione e imprenditorialità, accompagnata e sostenuta, che possono diventare duplice opportunità proprio per le giovani donne. In particolare può essere interessante sviluppare un progetto pilota collegato alle Olimpiadi invernali Cortina2026 in modo che, oltre ad essere occasione di vetrina mondiale dello sport, possano diventare anche opportunità di sviluppo sociale ed imprenditivo del territorio.
Per questo è stato costruito un partenariato variegato, competente rispetto al tema e rispetto alla dinamica territoriale, che possa dar vita ad un sistema di relazioni virtuose e non scontate. Alcuni soggetti hanno già sviluppato un’esperienza di lavoro comune sul territorio, in passato, per altri progetti, e nella quotidianità di intervento che andrà valorizzata e integrata per raggiungere risultati di occupabilità per le giovani donne che siano duraturi nel tempo per uno sviluppo complessivo del territorio e di miglioramento della dinamica occupazionale del bellunese.
IL TITOLO FEM FACTOR
Perché FEM FACTOR? Il collegamento, anche in termini di visibilità e diffusione del progetto, è con il movimento globale All Raise e FEM Famale Empowerment, che sostiene e finanzia nel mondo progetti di giovani donne e ritiene che, migliorando il successo delle donne nell’ecosistema tecnologico, si possa costruire una comunità più accessibile per tutti.
STRUTTURA DEL PROGETTO “FEM FACTOR DOLOMITI”
Il Progetto FEM FACTOR DOLOMITI è stato strutturato fra i partner operativi assumendo metodologie tipiche della progettazione europea (Quadro Logico, OpenPM2, Cycle Management ecc.) che hanno portato a definire obiettivi, interventi e indicatori delle attività distribuite nelle tre “fasi” tra loro integrate:
– Fase 1: Attivazione e intervento
– Fase 2: Monitoraggio e autovalutazione
– Fase 3: Testimonianze e diffusione
Nella fase iniziale verranno avviate attività di Action Research e di Focus Group, attività di animazione e costruzione della Rete (intervento che accompagna tutto il progetto) a cui seguiranno alcune azioni pilota (ne sono state ipotizzate 6 specifiche, con la possibilità per quella di Innovazione di essere ulteriormente definita solo a seguito delle attività di ricerca). Il progetto ha natura sperimentale e quindi vi è l’esigenza di tenere aperte possibilità di cambiamento di interventi ipotizzati ma da revisionare, nella loro effettiva attuazione, a seguito dei risultati delle attività di ricerca.
È prevista, quindi, una fase di analisi e autovalutazione delle azioni e dei risultati di progetto (Fase 2) che accompagnerà, con diverse tipologie di intervento (Borsa di ricerca, gruppi di lavoro), l’intero progetto utilizzando in primis strumenti digitali, coordinata dal soggetto proponente e dall’Università di Padova Dipartimento di Scienze della Formazione.
Fondamentale per questo progetto la fase 3 di testimonianze e diffusione in un’ottica principalmente di coinvolgimento delle beneficiarie, le giovani donne, date le caratteristiche del territorio sia fisiche ma anche socio-culturali. Le attività di diffusione avranno anche l’obiettivo di incrementare la conoscenza delle tematiche, di trasferibilità e replicabilità degli interventi e dei risultati raggiunti, ma anche di cattura e coinvolgimento di soggetti a livello globale per attrarre investimenti e progettualità futura.
Le fasi non sono da intendersi in successione temporale, ma si integrano e alimentano tra loro nel corso dell’intera durata del progetto.
BANDO BORSA DI ANIMAZIONE
Leggi l’articolo sulla borsa di animazione territoriale del progetto.
Segui Fem Factor Dolomiti sui social
Progetto presentato all’Autorità Regionale cod. 20-0001-1522-2022
DGR n. 1522 del 29/11/2022 – “P.A.R.I. Progetti e azioni di rete innovativi per la parità e l’equilibrio di genere”
Approvato da Regione del Veneto con DDR 652 del 22/06/2023
Contributo pubblico concesso 409.375,00 €
Programma Regionale FSE+ VENETO 2021-2027 Priorità 1 Occupazione