Nella situazione di post-pandemia, è urgente riprendere le attività lavorative ripensando alle nuove esigenze e alle nuove abitudini di fruizione e consumo che si sono sviluppate in queste annualità; di pari passo, è assodato che il mercato del lavoro insiste in un’era sempre più digitale. Non solo quindi un’attenzione alle innovazioni digitali e all’utilizzo di strumenti e tecnologia ad hoc, ma anche un’attenta riflessione concettuale di come è cambiato il contenuto del lavoro o il rapporto con la clientela, di come mantenere la propria posizione lavorativa (dipendente o autonoma che sia) in un contesto che ha accelerato i percorsi e gli sviluppi attraverso la tecnologia e i canali digitali.
Non si tratta solo dell’uso oramai assodato delle piattaforme digitali per fare acquisti, per prenotare, per realizzare riunioni ecc., ma l’utilizzo di specifici canali per promuovere le proprie attività, commercializzare i propri prodotti, rafforzare la propria immagine digitale, o questioni molto tecniche come l’obbligo di evadere le pratiche amministrative e gestionali tramite portali della pubblica amministrazione.
In tale contesto, risultano maggiormente in difficoltà (o in ritardo) i lavoratori/professionisti over aged, che – nonostante le competenze assodate e l’esperienza acquisita – rischiano di rimanere escluse da alcuni processi del mercato del lavoro, con alto rischio di obsolescenza della propria professionalità (a danno perciò sia della loro occupabilità che della trasmissione dei saperi che potrebbero apportare). Ne sono testimoni, ad esempio, i risultati di due progetti Europei che vede il partenariato del Comune di Vittorio Veneto, il progetto StimulART (Interreg Central Europe 2014-2020) dedicato al potenziamento delle Imprese Culturali e Creative, tra cui le imprese artigianali e dell’artigianato artistico, attraverso il quale è stato creato un database di imprese Culturali e Creative; e il progetto Local Flavours (Interreg Europe 2014-2020), che ha evidenziato le potenzialità dei settori “culturale e creativo” e “agricolo” locale, declinati in ambito turistico, con riferimento in particolare al settore dell’artigianato artistico e dei “piccoli produttori locali” in chiave “esperienziale”, ed ha prodotto un Piano Turistico 2021-2027 che include il settore dell’impresa locale tra gli assets turistici del territorio, segnalando come anche in questo caso vi sia una forte esigenza di “modernizzazione” dell’offerta attraverso una sempre maggiore digitalizzazione.
Così come, attraverso il progetto europeo Erasmus Plus Age Factor che ha visto Forcoop partner di una rete che ha messo a punto un modello di intervento molto innovativo, dopo che sono stati rilevati i bisogni di apprendimento digitale per le
persone over, anche nel territorio del Basso Piave, essendo Forcoop il partner operativo per la messa a punto del modello, in parte già applicato con donne occupate over 50.
In ottica preventiva, quindi, con il progetto Age Factor si tratta di migliorare la capacità degli over 50 di promuovere se stessi nel mercato del lavoro in modo autonomo ed efficace al fine di migliorare la propria occupabilità; indirettamente si tratta anche di sostenere le imprese, soprattutto le PMI, nel miglioramento della gestione dei lavoratori aged.
OBIETTIVI
Gli ostacoli a una piena fruizione del digitale riscontrati tra i 50-60enni italiani non rappresentano barriere insormontabili: una completa padronanza della lingua inglese (22%), la mancanza di una figura che sia una guida a cui fare riferimento (20%), la difficoltà di dare concretezza a quanto si apprende (13%) sono i timori manifestati più frequentemente da chi si approccia al web secondo l’indagine “Competenze digitali e lavoro tra gli over 50” presentata recentemente e condotta da Ipsos per conto di Google. Unitamente alle analisi dei progetti precedentemente citati è obiettivo generale del progetto Age Factor proprio quello di rispondere a queste esigenze con interventi integrati e con figure di supporto specializzate in questo segmento di utenza.
Gli obiettivi peculiari del progetto sono connessi a specifiche competenze tecniche digitali, a specifici strumenti digitali, a conseguire un’elevata autonomia di apprendimento sul web data la continua evoluzione. Si tratta quindi di un intervento che assume in termini di obiettivi le caratteristiche di un vero e proprio reskilling digitale: l’utilizzo quotidiano di smartphone o pc è in questa categoria di persone spesso limitato alle funzioni essenziali senza capirne le potenzialità in termini di miglioramento delle condizioni di vita professionale e anche personale.
Durante le attività di Age Factor verranno esplorate tutte le fasi di raccolta, analisi, elaborazione e gestione di dati, apprendendo sia skill tecniche legate al mondo della data analysis sia skill trasversali utili per affrontare al meglio il mondo del lavoro di oggi lavorando su motivazione al cambiamento, capacità di ascolto, comunicazione, personal branding e team working. Il percorso prevede, inoltre, delle attività pensate per favorire il mantenimento nel mondo del lavoro, sia dipendente che autonomo, di una posizione di autonomia rispetto all’apprendimento digitale, con attività individuali come colloqui one to one con consulenti specializzati e workshop tenuti da esperti di career management e digital innovation.
DESTINATARI
Lavoratori occupati che parteciperanno fuori dall’orario di lavoro. Titolari d’impresa, coadiuvanti d’impresa, liberi professionisti, lavoratori autonomi operanti nelle aree del Basso Piave, Vittorio Veneto e Belluno coinvolti in percorsi dedicati a tematiche diverse dal settore di attività di appartenenza. Si presume di coinvolgere 48 destinatari over 54.
TIPOLOGIE DI INTERVENTO
In Age Factor sono previste azioni di formazione e di assistenza/consulenza destinate a persone over 50 che necessitano di competenze di cittadinanza digitale e per lo sviluppo professionale.
Verranno realizzate le seguenti attività:
- formazione di gruppo per le Digital Skills (2 edizioni per ciascuno dei 3 territori).
- formazione di gruppo per il management digitale (2 edizioni per ciascuno dei 3 territori).
- project work, dedicato in particolare agli imprenditori/liberi professionisti per mettere a punto nuovi servizi/strategie di promozione.
- consulenza individuale per tutti i destinatari per implementare le conoscenze acquisite.
Inoltre sono previsti:
- un workshop volto a condividere gli obiettivi progettuali e definire nello specifico le esigenze peculiari dei tre territori, con esperti digitali.
- un workshop volto a condividere i percorsi realizzati e attivare nuova progettualità
- un evento finale in coordinamento con Regione del Veneto.
Progetto presentato all’Autorità Regionale cod. 20-0001-1243-2021
DGR 1243 del 14/09/2021 “Di Mano in Mano – Interventi di Age and Diversity Management per le persone e le organizzazioni”
Approvato da Regione del Veneto con DDR 578 del 06/07/2020
Contributo pubblico concesso 72.204,00 €
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014/2020 in continuità con il Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020 – Asse 1 Occupabilità
Interventi realizzati avvalendosi del Finanziamento Piano Sviluppo e Coesione Veneto – Sezione Speciale